Perché visitare Malta e il contesto di una scelta importante

Presi la decisione di visitare Malta pochi giorni prima di partire. Furono 5 giorni nell’agosto 2013, in solitaria e usando i mezzi pubblici.

L’inizio di quell’estate fu un’agonia, caratterizzata dalla fine di una storia d’amore per cui avevo dato tutto e sofferto tantissimo. L’agonia non fu tanto per la conclusione, quanto per il tentativo poco convinto di tenerla in piedi e che, come mi disse un’amica che mi conosce bene: ti stai sforzando di non essere te stesso, stai fingendo e questa cosa non ti si addice, ti fai del male così.

Finalmente deciso di togliermi quel peso dai piedi, scelsi di vistare Malta per staccare e riempire i cinque striminziti giorni di ferie che avevo chiesto a suo tempo per qualcosa che avrei dovuto fare in coppia. Non fu un viaggio strepitoso, non ero in formissima e ancora con molti pensieri anche esistenziali. Ma fu il viaggio della svolta e l’inizio di una nuova epoca, tra l’altro caratterizzata da tantissimi viaggi. Da quella volta smisi di tentennare prima di prenotare un volo in attesa di qualche conferma femminile. Da quella volta iniziai ad essere deciso con l’idea che: se qualcuno si vorrà aggregare, bene, intanto io prenoto!

Io all'ingresso di un antico templio megalitico; visitare Malta significa anche storia e cultura
Davanti ad un templio megalitico antico 5000 anni

Anche perché poco propenso, mi feci molto gli affari miei. Ma dopo un lungo periodo di fedeltà e senza conoscenze, fu importante una chiacchierata che feci al balcone di un bar con una biondina olandese. Dopo una mezz’ora arrivò il suo ragazzo, ma mi compiacqui per essere ancora in grado di imbastire una chiacchierata in inglese. Quindi, molte delle donne interessanti del mondo mi tornavano raggiungibili! Ero pronto a fare come Totò e Peppino nella celebre scena con le americane.

La visita dell’isola

Avevo scelto di far base a Sant Julian, proprio vicino al quartiere di Paceville. Avevo letto che era movimentato e pieno di vita e non volevo rischiare di intristirmi. Ben presto capii che per me sarebbe stata una soluzione ideale 20 anni prima, mentre da quasi quarantenne mi trovai abbastanza fuori luogo con quella masnada di adolescenti ubriachi. È la zona dove fanno bisboccia i ragazzi che vanno nell’isola a fare la classica settimana studio per l’inglese. Tra l’altro devo dire che ho mangiato piuttosto male; quindi, le serate furono abbastanza da dimenticare.

Di giorno invece feci dei bei giri, sempre in autobus e una volta col traghetto, con un tour abbastanza frettoloso, feci un salto nelle due isole minori: Gozo e Comino. Per qualcuno sarà incredibile ma non feci mai il bagno e mi dedicai più alla cultura.

Altare all'interno della ricchissima cattedrale de La Valletta, finanziata dai Cavalieri di Malta
Interno della cattedrale de La Valletta

A La Valletta ho trovato splendida la piccola ma ricchissima cattedrale di San Giovanni Battista dove ci sono due dipinti di Caravaggio, ma non solo. Il pittore milanese visse a Malta dove trovò ospitalità mentre fuggiva dall’accusa di omicidio Ma anche sull’isola restava un attaccabrighe, e dopo poco più di un anno in seguito ad una rissa venne messo in carcere, da cui però fuggì e i cavalieri di Malta (che lo avevano protetto) lo espulsero con disonore dall’ordine come membro fetido e putrido.

Di Valletta mi è piaciuto anche il Forte Sant’Elmo; l’antico ospedale e soprattutto le Lascaris War Rooms: le stanze lasciate inalterate che furono utilizzati dai britannici durante la Seconda guerra mondiale; da qui si intercettavano aerei e navi nazifasciste dirette nel nord Africa.

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale

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