I pro del viaggio di gruppo

Foto di gruppo, dietro di noi il lago Atitlan e il vulcano Agua
Dietro di noi il lago Atitlan e il vulcano Agua

Un vantaggio del viaggio di gruppo è che per certe mete, risolve molti problemi di organizzazione. Ciò è ancora più vero se si è soli e se si hanno i giorni di ferie contati. Soprattutto in alcuni paesi, l’autonomia con mezzo privato è eccessivamente difficoltosa e i mezzi pubblici hanno problemi. Scelsi di fare questa esperienza proprio per questo.

Avevo letto che in Guatemala era da evitare il noleggio di un’auto da solo, per problemi di criminalità, ma anche ambientali e di logistica. In caso di pioggia le strade diventano fiumi e tutto si blocca, e i mezzi pubblici non erano abbastanza affidabili.

Qui c’è una delle tante testimonianze al riguardo; ovviamente se avessi avuto più tempo e non qualcuno che mi aspettasse in ufficio, avrei fatto il viaggio da solo.

Foto di gruppo, dietro di noi la città di Antigua e in fondo il vulcano Fuego, Guatemala
Alle nostre spalle la città di Antigua e sullo sfondo il vulcano Fuego sempre in attività

I compagni di viaggio

Ero curioso anche di sperimentare questa tipologia di viaggio di gruppo perché in tanti mi avevano detto che sono molto scelti dalle donne e ne avrei incontrate certamente di interessanti e compatibili.

In quel periodo un po’ per scherzo, mi era entrata in testa l’idea che avrei dovuto farmi una fidanzata ricca, che potesse mantenermi e così avrei potuto smettere di lavorare e viaggiare solo.

Solitamente nelle settimane precedenti alla partenza ci sono degli scambi di mail e solo all’ultimo una chat. Feci delle inferenze a proposito dei miei futuri compagni di viaggio, basandomi sugli indirizzi mail ed eventualmente le firme. Ciò è piuttosto sciocco e inutile, dato che le possibilità sono molteplici.

Fino a pochi giorni dalla partenza pareva fossimo in pochi e stragrande maggioranza maschi e la cosa mi pareva una disdetta, mentre devo dire che col senno di poi avrei preferito la compagnia solo maschile. Parve evidente che alcuni erano già una coppia e di due avevo dedotto fossero una coppia gay, ed invece erano si due maschi, ma padre e figlio! E tra l’altro si rivelarono coloro a me più affini tra i compagni di viaggio,

Al mio ritorno invece mi convinsi che in quei viaggi non avrei mai trovato la mia anima gemella e che sicuramente non sarei mai potuto andare d’accordo con una ricca.

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In posa con uno dei compagni di viaggio con cui mi trovai più in sintonia
Verso la fine del viaggio è naturale trovarsi più spesso con le persone più affini

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale

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