L’andare sul trenino rosso del Bernina fu il culmine di un giro molto itinerante effettuato nell’estate 2015, praticamente in solitaria e con la mia auto, tra nord Italia, Svizzera e Liechtenstein.
L’expo di Milano
Iniziai il viaggio con l’amica con cui mi ero incontrato a Dublino un paio di mesi prima. Mi ero appena messo con la fidanzata Statunitense e non mi pareva il caso passare con lei troppo tempo, così visitammo assieme solo l’expo di Milano (in evidenza l’albero che rappresentava l’evento).
Girare per l’Expo fu divertente ed interessante, tornando indietro ci sarei stato un giorno in più per vedere tutti i padiglioni, anche se ne visitammo comunque parecchi.
Tour della Svizzera
Lei tornò in treno, mentre io da solo iniziai il mio tour in Svizzera (zona italiana e tedesca) e Liechtenstein. Certamente da quelle parti il meglio è rappresentato dalla natura, ma all’epoca ancora non mi ero dato al trekking e visitai più che altro le città, che non sono affatto male anche se piccole. Quella che mi piacque maggiormente fu Lucerna, attorno al suo bel lago e col ponte di legno.
Non andai nella parte francese dove ero già stato e visitai:
- Zurigo
- Vaduz (Liechtenstein)
- Berna
- Friburgo
- Le cascate del Reno di Sciaffusa
- Lucerna
- Locarno
- Lugano
- Saint Moritz (in treno partendo da Tirano)
Questa è la mappa del giro sul mio google maps.
Andare sul trenino rosso del Bernina
Una delle esperienze che ricordo meglio fu quella di andare sul trenino rosso del Bernina; con delle vedute magnifiche tra i boschi, di prati e alte montagne, bianche anche d’estate. La ferrovia è la più alta d’Europa e ha dei punti molto ripidi.
Fu interessante anche girare a Saint Moritz, così come nei giorni precedenti a Vaduz in Liechtenstein. Avevo sempre sognato un giorno di poter dire vado a Vaduz ma in generale mettere piede nei posti da ricchi per osservare con distacco lo trovo interessante, anche se poi ci sto pochissimo e non consumo. Nella capitale del Liechtenstein ci sono stato non più di un’oretta, ma direi che basta e avanza.
Sempre un’oretta stetti anche a Saint Moritz, mentre seppur di passaggio, mi sono goduto le spettacolari vedute sul Monte Bernina.
Innamorato dei pizzoccheri
Di quel giro però fu memorabile il finale che, come a volte, mi capita, avevo lasciato aperto all’improvvisazione.
Durante il rientro avevo pensato di dormire in tenda in un campeggio della Valtellina. Ma verso sera non avevo trovato nulla, quando vidi l’insegna di un agriturismo all’inizio di una stradina sterrata che si inerpicava verso un monte valtellinese. Dal finestrino aperto entrava ben distinto l’odore di mele; stavo passando attraverso un meleto e avevo deciso cosa avrei ordinato per dessert.
Ora un po’ mi vergogno a dirlo, ma all’epoca non conoscevo ancora i pizzoccheri. Fortunatamente la mia camera era sopra al ristorante e la raggiunsi quasi aggrappandomi alla ringhiera delle scale e facendo un passo alla volta per tanto che ero pieno.
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