Sheikh Zayed Grand Mosque
Il mio vero visitare Abu Dhabi iniziò dalla splendida Moschea.
Mi mossi di primo mattino, l’avevo già vista nel suo splendore illuminata la sera prima nel tragitto tra l’aeroporto e il centro.
Tornando in città sempre in autobus ebbi un incontro inconsueto. Salì anche un signore accompagnato dal suo rapace incappucciato, che mi trovai come vicino di posto.
Per errore arrivai fino al Louvre di Abu Dhabi. Avendo poco tempo preferii girare per ciò che caratterizza maggiormente la città e quindi mi diressi al mercato del pesce. Simpatici venditori mi proposero pescioni enormi e colorati nonostante facessi presente che ero solo e soprattutto senza cucina.
Mi fermai in uno dei ristorantini adiacenti al mercato che mi diede un gran gusto sia al palato che al portafoglio con un prezzo inferiore a quanto si può pagare in Italia, anche se che ci mancava un vinello.
Corniche, il lungomare
Per digerire mi feci una super passeggiata (più di 10 km) sulla Corniche (lungomare), tappa indispensabile per poter dire di visitare Abu Dhabi. Arrivai fino al palazzo presidenziale Qasr Al Watan, dove non entrai perché non sapevo nemmeno esistesse, visto che nella mia guida non se ne parla (era stato aperto da poco). Ammetto di essere stato superficiale nel non cercare informazioni alternative. Grave errore, tornando indietro mi organizzerei diversamente e ci sarei entrato. Sarebbe bastato dare un’occhiata a qualcuno dei tanti bei blog che fanno quello che non so e non voglio fare io, dare informazioni più precise su cosa visitare.
Vidi comunque tutti i grattacieli, sia di giorno che di sera illuminati.
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Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio
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