Imprevisti in viaggio: non trovo l’alloggio

Un classico degli imprevisti in viaggio è quello di non trovare l’alloggio. Ad Abu Dhabi mi capitò anche perché ero senza la connessione internet.

Il costo della vita nei paesi Arabi spaventa molti viaggiatori. Evitando i ristoranti, considerando la comodità dei mezzi pubblici, e dando un’occhiata da fuori ai siti principali, c’è solo un aspetto davvero problematico: il dormire. Puntai decisamente al risparmio e guarda caso rimediai due super aneddoti da raccontare, il primo ad Abu Dhabi.

Secondo i miei calcoli l’alloggio era vicino dalla stazione centrale degli autobus ed avevo avvisato la tipa dell’appartamento che sarei arrivato per le 21:00. Tenendomi molto margine essendo sceso dall’autobus alle 20:00. Mi orientai un attimo per capire la direzione giusta e pensai: ok facile!

In sostanza c’è un reticolo di vialoni paralleli e perpendicolari, tipo New York.

Beh, alle 21:20, dopo aver chiesto anche a diverse persone, non avevo idea di dove potesse essere quel maledetto appartamento.

Sull’ottima piattaforma dove sono solito prenotare alloggi, era indicata solo la via (che è lunga vari km tra l’oceano e il deserto) senza il civico con solo le coordinate gps. Come detto sopra non avevo attivato nessuna sim e avevo fatto casino tra mappa della guida, mappa off line. Ma soprattutto, leggendole con poca accuratezza mi ero confuso tra due strade: Hazaa bin Zayed e Sheikh Zayed.

Arrivai davanti ad un grattacielo di 40 piani, ad un tipo lì davanti mostrai la mia prenotazione, per fortuna era il portiere. Non solo ero finalmente nel posto giusto, ma mi disse anche a che piano e in quale appartamento dovevo andare (informazioni che non avevo). La super fortuna fu che proprio in quel momento incrociai la proprietaria che stufa di aspettarmi se ne stava andando. Considerando che c’erano 3 ascensori, probabilmente non l’avrei incontrata; sarebbero bastati altri 30 secondi di ritardo e mi sarei trovato senza letto. Per affrontare al meglio gli imprevisti in viaggio ci vuole anche un po’ di fortuna, oltre al non disperarsi mai!

Probabilmente in qualche modo avrei fatto, anche in seguito a Nizwa, mi ritroverò in una situazione simile e i commessi di una gioielleria mi aiuteranno telefonando loro al titolare dell’appartamento; ebbi ancora una volta conferma dell’estrema gentilezza araba.

Bere una birra ad Abu Dhabi (legalmente)

Dopo aver scampato il pericolo s’era fatto tardissimo. Con una gran fame, cercai qualcosa nel minimarket lì davanti ma non c’era molta scelta, così spesi il bonus di pasto improponibile del viaggio (ma non sarà l’ultimo) e dirigendomi verso un autentico pub per occidentali, mi sparai una confezione di sottilette abbinata ad una di pringles. Volendo anche questo, non avere da mangiare, rientra tra gli imprevisti in viaggio.

Bere una birra ad Abu Dhabi era uno dei miei obiettivi, avevo cercato da casa l’unico pub della città. Infatti per i mussulmani c’è il divieto. Nel pub gli arabi non dovrebbero entrare e l’ingresso è poco sponsorizzato; c’è ogni tipo di alcool con diverse birre alla spina, e addirittura musica live. Una band asiatica proponeva classici rock and pop, cantava una coppia di scosciate; una in particolare aveva proprio 2 cosciottoni, ma da quelle parti quando si può scoprire un po’ di ciccia, va bene tutto. Oltre ad una comitiva decisamente multietnica che festeggiava il Natale in ritardo, c’erano diverse coppie, tutte con un lui decisamente più attempato e una lei decisamente bellina, non so se sia stato un caso.

Peccato fosse concesso anche il fumo di sigaretta che proprio mi infastidisce, ma mi accontentai di aver bevuto una birra in Arabia e soprattutto di avere un letto poco distante. Di passaggio mi procurai anche la colazione nel centro commerciale aperto fino a tardi: datteri ripieni di nocciole e ricoperti di diversi tipi di cioccolato, eccellenti.

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Questa è una delle tante ricette che si possono trovare per fare i datteri ripieni.

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Fabio Viroli

Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale

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