La medina di Marrakech

Per quanto riguarda la caoticità della medina di Marrakech, avevo avuto anticipazioni allarmanti ed invece, sarà perché di posti inizio ad averne visti parecchi, l’ho trovata tutto sommato vivibile.

Anzi, uno degli aspetti più divertenti è proprio il notare le facce terrorizzate degli occidentali spaventati per il probabile imminente scontro con la motoretta che sfreccia in mezzo alla folla. Questo capita soprattutto a chi è appena arrivato, ma dopo un po’ ci si abitua. Avete presente la classica scena dell’inseguimento con James Bond o Tom Cruise, dove il super eroe di turno passa in mezzo a bancarelle, carretti e umani? Ecco, nei film c’è sempre qualcuno che poi si schianta nel banco delle angurie perché è più spettacolare; nella medina di Marrakech si corre il rischio di continuo, ma basta stare attenti; ed esplorarla è certamente un esperienza indimenticabile.

La città è una meta facile e sicura da raggiungere e con poche ore di aereo che ti dà la possibilità di essere in un mondo ancora abbastanza autentico e che si distingue nettamente dalle città occidentali.

Le attività commerciali

Non ci sono (ancora)  i centri commerciali e i medesimi negozi, ma del sano caos, come era una volta in ogni città e come a Marrakech capita ininterrottamente da secoli.

Ho riflettuto su a chi convenga maggiormente il sistema moderno; con prodotti e marche standardizzate, piuttosto che quello antico dei mercanti che erano anche i produttori o quasi: certamente come funziona da noi conviene alle multinazionali. La medina di Marrakech in pratica è un enorme mercato, un continuum di bancarelle e chioschi, dove non ci sono solo cianfrusaglie per turisti, anzi, è frequentatissima dai locali e ci sono anche tante attività di artigiani che vendono quello che realizzano in loco (tipo pellame e rame). Un vero paradiso per quelli a cui piace acquistare contrattando; non è proprio nella mia indole, ma mi piace molto passeggiare venendo stordito da colori, suoni e odori.

Mi avevano detto pure che non si poteva camminare senza venire assaliti da persone che vogliono proporti qualcosa e a dire la verità anche questo l’ho trovato sopportabile e non più pesante rispetto ad altri posti.

Gli animali a Marrakech

Un’altra caratteristica che la distingue dal nostro mondo è la presenza di tanti animali che volenti o nolenti, vivono in e di quel gran calderone. Tanta gente dà la possibilità di sostenimento a tante persone e a tanti animali:

• cavalli con carrozze
• gli asini che aiutano a portare le merci nelle viuzze più strette dove non possono entrare le auto
• serpenti e scimmie degli artisti di strada
• tantissimi gatti
• pochissimi cani, ne ho riconosciuti 2, sempre presenti vicino a dove dormivo

Nell’immensa piazza Jamaa el Fna, fulcro della medina di Marrakech, su cui si affacciano decine di locali, circondata dai vicoli con le bancarelle e venditori di qualunque cosa, diversi sono gli artisti di strada. Non avrei mai immaginato che un aspetto fondamentale del mio viaggio sarebbe stato a proposito degli animali a Marrakech.

C’è quello che ti propone di metterti al collo un boa vero o i classici incantatori che fanno danzare i cobra e tante scimmiette, qualcuna con il pannolino. Spesso sono andato a bermi un the o a mangiare in uno dei locali con terrazza affacciati sulla piazza. È divertente osservare il via vai, le varie attività e i personaggi che si alternano nel corso della giornata.

La scena più divertente fu quella tra una turista che dopo aver fotografato padrone e scimmietta non voleva dare gli spiccioli richiesti; mentre questa si allontanava la scimmietta si sporse dalla spalla del padrone allungandosi per dare un pugno alla tipa.

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Fabio Viroli

Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale

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