La mia filosofia di viaggio è molto eclettica.
Ho viaggiato sia in compagnia che spesso in solitaria. Tendenzialmente sono un pianificatore, adoro studiare e progettare il viaggio cercando informazioni. Ma sono sempre pronto ai cambi di programma e agli imprevisti, anzi sembra quasi che li cerchi e non so se ho imparato ad affrontarli serenamente a forza di trovarli o se invece è proprio il mio carattere o chissà il mio destino a farmeli trovare e superare, spesso (non sempre) divertendomi.
Mi piace molto muovermi coi mezzi pubblici, sia perché è il modo migliore per conoscere gente ed usanze sia per risparmiare qualcosa. Preferisco un viaggio in più e rinunciare a certe comodità, soprattutto per l’alloggio, mentre non bado a spese per le eventuali attrazioni e il cibo di cui considero solo il locale (quasi sempre).
Incontri e tempi
Spesso mi è capitato di conoscere gente interessante, ma non sono proprio un attacca-brocche, anzi, mi piace molto anche stare per i fatti miei e osservare distaccato quello che ho attorno.
Una volta strippavo se non trovavo da fare qualcosa anche di sera dopo aver girato tutto il giorno; in particolare mi piace ancora molto trovare posti dove qualcuno suona dal vivo, ma adesso so godere anche di relax e di letture.
Però resto uno con molta energia e forse troppa voglia di fare, mi fanno notare che per certe mete ci vorrebbe più tempo, ma finché potrò viaggiare nei miei giorni di ferie, preferisco assaggiare più posti, in futuro tornerò per approfondirli. E a chi dice Solo 3 giorni per stare in quel posto? è follia! Rispondo che per visitare Roma e tutte le sue chiese ci vorrebbero almeno 6 mesi; quindi, con le mie ferie annuali dovrei andare in viaggio solo a Roma per 6 anni di fila.
A chi dice che non va in certi posti per questioni politiche; faccio notare che nel nostro paese sono nate, hanno proliferato e tutt’ora detengono il potere espandendosi anche negli altri paesi le più grandi associazioni a delinquere del mondo, e che dei treni e aerei che sono saltati per aria, sappiano solo che di sicuro c’era un qualche appoggio da parte di qualcuno che era nelle istituzioni.
I modi
Credo che i modi per viaggiare siano tanti come quelli per vivere e non ce ne è uno giusto o sbagliato. Li ho sperimentati un po’ tutti, e mi sono fatto un’idea di quello che preferisco ma non è una verità assoluta e non escludo di rifare qualcosa che credo non sia nelle mie corde, anche perché può dipendere dalle situazioni. Spesso il come si viaggia dipende da variabili oggettive, oltre che dalle disposizioni caratteriali, a partire dalle risorse economiche, dal tempo a disposizione, dalle condizioni di salute e dalla compagnia
Solo o in compagnia
Prediligo viaggiare da solo che con la compagnia sbagliata o troppo numerosa, ma probabilmente rifarò viaggi di gruppo per certe destinazioni, o forse chissà troverò la mia compagna di viaggio ideale.
Viaggiare è diventato ragione di vita dopo i 40 anni; prima ho sempre viaggiato ma volevo anche laurearmi; coltivare altre passioni che potevo fare solo a casa; restare in contatto coi miei amici; trovare la principessa azzurra.
Ho viaggiato da squattrinato; adesso sto decisamente meglio, ma ne voglio fare tanti. Per indole ho bisogno di certezze e quindi ho pensato che fosse meglio avere un posto fisso pagato bene e viaggiare durante le ferie per tutta la vita, piuttosto che girare il mondo raccattando spiccioli con lavori poco retribuiti.
Ho vissuto all’estero e conosco molta gente che lo ha fatto; se raccogli pomodori 7 giorni su 7 di soldi per viaggiare ne metti via pochi, e se hai un giorno libero, stai in casa a far respirare le ossa. Io poi voglio vedere sia i posti economici che quelli costosi; fantastico mangiare con 2 euro in Thailandia, ma come non si possono ogni tanto provare le trattorie d’Italia? Qualcuno, con la tecnologia attuale, riesce a vivere da remoto? Ok, bravi, ma ci vuole molto talento, in percentuale quanti sono nel mondo?
Quando andrò in pensione o vincerò la lotteria penso che venderò casa e non mi fermerò più, magari comprandomi un camper; facendo tutti i cammini possibili e il giro del mondo con biglietto aperto, ma chi po’ dirlo con certezza?
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