Arrivato in Oman, mentre valutavo cosa fare a Muscat, aspettai invano la navetta dell’hotel. Poco male perché il mio sesto senso aveva ipotizzato il piano B.
Per l’ultima volta in vita mia, scelsi di stare senza sim locale e di usare il telefono solo con i wifi. Adorerei sempre avere la scusa per essere irraggiungibile. Aiutato dalla mia mappa off-line e dalle informazioni raccolte a suo tempo, presi un comodo e fresco autobus. Già di primo mattino e pur essendo il 26 dicembre, era infatti caldissimo. Mi era chiaro cosa fare a Muscat, andare sul lungomare.
Cosa fare a Muscat? Soprattutto passeggiare nel lungomare
Dopo una veloce tappa in hotel ed appurato dell’adiacente ristorante indiano dove poi andai per cena, mi diressi in autobus nella località Mutrah che di fatto è il centro moderno (anche se non ci sono grattacieli).
Lungo la Corniche (il lungomare) con una passeggiata di mezz’ora vidi il mercato del pesce e il suq. Le navi da crociera rovinano un po’ il paesaggio. Gli schiamazzanti gruppi di concittadini ringalluzziscono e rendono ancora più fastidiosi i venditori che provano a propinare qualunque cosa. Io invece vorrei solo godermi i colori e annusare gli odori e non sono affatto un buon acquirente di oggetti, men che meno souvenir. Per molti su cosa fare a Muscat c’è solo il mercato, invece a me è piaciuta più la passeggiata sul lungomare.
L’azzurro di mare e cielo, fanno da contrasto con l’ocra delle alte e spoglie montagne che circondano la città. Balza subito all’occhio come, almeno nella capitale, pare di non essere in un paese arido. Infatti, hanno risolto la questione dell’acqua che desalinizzano dal mare e così hanno rete idrica con acqua potabile e molte fontanelle anche per strada, oltre a prati verdissimi, giardini curati, piante e fiori multicolori.
Il sultano
Dopo un pranzo veloce con prima godibilissima spremuta di melograno, mi diressi verso il Palazzo del Sultano Haytham bin Ṭāriq. Il suo predecessore Qābūs, deceduto nel 2020, in un regno durato 50 anni, ha portato modernità (senza gli eccessi dei vicini) e benessere al suo paese. Costeggiando il palazzo per vederlo anche da dietro, mi imbattei addirittura nel sultano stesso mentre usciva in auto con scorta e fedelissimi che lo salutavano.
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