Avevo il mito di andare in Transilvania e nel castello di Dracula, pur sapendo bene che il vero personaggio storico ha ispirato molto alla lontana il personaggio inventato.
Andare in Transilvania come Filini e Fracchia
A molti Italiani della mia generazione, il viaggio verso la Transilvania fa venire in mente il film Fracchia contro Dracula con Paolo Villaggio.
Da Bucarest andare in Transilvania a cercare Dracula
Considerando anche altri film più sostanziosi e soprattutto il bellissimo romanzo di Bram Stoker il viaggio per arrivare al castello me l’ero sempre immaginato tra natura selvaggia, nebbia e qualche paesino sperduto con gli abitanti spaventati.
In quello che viene ora spacciato per castello di Dracula pare che il personaggio storico a cui è vagamente ispirata la storia, non ci abbia mai messo piede. Secondo la guida del tour, il castello di Vlad (restaurato e reso meta turistica di recente), sarebbe quello che ha ispirato per la descrizione del castello nel romanzo l’autore, ma che lo avrebbe visto solo in una illustrazione, non essendo mai andato in Romania.
Ci sono molti tour che da Bucarest in giornata ti portano in Transilvania, a vedere l’ipotetico castello di Dracula, ma soprattutto il castello di Peles e Brasov, la città principale della Transilvania. Il problema dell’andare in Transilvania è la congestione di auto per il traffico. Addirittura rischiammo di non entrare, avendo fatto molto tardi per strada.
A togliere un altro po’ del già poco fascino epico rimasto, il fatto che i rumeni d’inverno vanno da quelle parti per sciare. Inoltre nel centro della carinissima Brasov, c’è anche un bel Starbucks.
In questa pagina il link del video che feci in diretta dal Castello di Vlad.
Concludendo al castello di Vlad bisogna andarci per forza, ma il meglio dell’andare in Transilvania è senza dubbio il castello di Peles.
Il ricordo indelebile del week end a Bucarest: derubato dal BnB
Come avrà capito chi ha letto qualcuno dei miei racconti; per fare tanti viaggi risparmio soprattutto sull’alloggio. Quella volta poi non avevo ne tempo ne tanta scelta, dato che la partenza sarebbe stata dopo pochissimi giorni. Scelsi un bnb con recensioni appena sufficienti, in buona posizione e soprattutto perché aveva il lavandino nella doccia. Pensai che sarebbe stato un buon titolo per il mio racconto.
Sistema di prenotazione ad ostacoli
Se per il volo non ebbi problema a pagare con il bancomat; per l’alloggio mi serviva una carta di credito. La mia non era ancora arrivata. Me la prestò mia mamma che così accontentai anche per farmi il regalo di compleanno.
Solitamente con booking basta indicare la carta, i dati necessari e senza tante storie. Tra l’altro io sono un cliente genius di livello massimo che dorme 30 notti all’anno fuori di casa, senza mai un problema, insomma, un cliente super-fidato.
Beh il sistema di prenotazione di questo bnb prevedeva svariate verifiche e conferme che mi resero la vita difficile.
Non avevo ovviamente con me la carta di mia mamma e il titolare del bnb mi incalzò mandandomi diverse mail perché completassi la prenotazione. Minacciò anche l’annullamento che a quel punto auspicai, ma insisteva. Quanto tornai da mia mamma dopo un paio di giorni, finalmente conclusi il tutto.
Già prima di essere derubato dal BnB, mi irrita parecchio
Il giorno dell’arrivo, di nuovo altre conferme per cui mi sarebbe servita la carta in mano che invece avevo lasciato a mia mamma. Queste richieste chiedevano anche una certa velocità nell’inserire i codici che venivano mandati, ovviamente al cellulare di mia mamma, che al terzo tentativo fu brava a fare il tutto con la rapidità richiesta.
Arrivato nell’edificio e poi davanti alla porta indicata seguendo le indicazioni per il check in da remoto; la porta non si apriva. Chiamai il tipo; gli mandai una mail, messaggio nell’app di boking….finalmente dopo alcuni minuti il contatto:
Sono davanti alla porta e non si apre
Quale porta?
Quella indicata dal tuo sistema di prenotazione
Ah, ma non è quella; devi fare aggiorna
Cambiai porta, e lui ebbe il coraggio di dirmi che se avessi avuto dei problemi e non ci riuscivo ancora avrei dovuto attendere alcuni istanti prima di effettuare un nuovo tentativo.
Gli risposi che i problemi ce li aveva il suo sistema, senza andare a spiegare che ho girato mezzo mondo e non sono proprio un pivellino imbranato. Lui mi aveva scambiato proprio per quello, o si offese, chissà.
La topaia e il furto
Il fatto che ci fosse il lavandino nella doccia era in effetti la cosa migliore della stanza. L’oggettistica presente non valeva i 30 Euro di deposito che mi venne chiesto. Non ebbi più contatti ne vidi mai il proprietario. Al mio ritorno a casa, verificai che mi fosse stato reso il deposito, cosa che non accadde.
Anche memore dell’intenso dialogo quando prenotai, chiesi lumi, ma il tipo non rispose mai. Interpellai il sempre ottimo servizio assistenza di Booking. Non rispose più nemmeno a loro.
Mi chiesero di aspettare 2 settimane, dopo le quali senza alcuna risposta, mi rimborsarono e mi dissero che sarebbero intervenuti legalmente.
Non fece nemmeno la fatica di inventarsi una balla che gli avevo rotto qualcosa (che comunque non accadde). Bisogna essere molto intelligenti pensando di guadagnarci rubando 30 Euro ad uno, con la possibilità che c’è ora per gli ospiti di pubblicare le recensioni.
Di solito se non sono soddisfatto, non scrivo. Ma questa volta il mio voto 1, intitolato piuttosto andate a dormire sotto a un ponte credo che gli abbia fatto perdere più di 30 Euro.
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