Il Cloud Gate in primo piano con io che vengo riflesso dalla superficie della scultura
Il Cloud gate è uno dei simboli della città

Chicago d’inverno: la città del vento

Avevo in testa da sempre di vedere Chicago d’inverno. La metropoli sul lago Michigan, famosa per il clima gelido essendo esposta alle correnti artiche, quindi super fredda e molto ventosa. Nella mia testa avevo l’idea di visitarla proprio in inverno. Anche perché non sono tante le metropoli moderne a quelle latitudini; e sono stra-felice di averla vista in questo periodo.

Poi è celebre anche per i grattacieli, che a me sono piaciuti soprattutto per il il colpo d’occhio. Infatti non ho una gran passione per il salirci sopra, anche se, già che ero lì, l’ho fatto, ovviamente.

Per risparmiare qualcosa volai la vigilia di Natale e arrivai via Parigi a metà pomeriggio, giusto in tempo per fare dimestichezza con la metro sopraelevata vista in tanti film e col clima gelido.

La mattina di Natale mi svegliai prestissimo e pertanto mi godetti praticamente da solo il lungo lago innevato; il sole che iniziava a scaldare un po’ (poco); e il cielo terso dietro agli scintillanti grattacieli di Downtown. Come capita a diverse città statunitensi che sono state luogo di tanti film, anche Chicago ha molti scorci cinematografici e il mio film preferito ambientato nella capitale dell’Illinois è The Blues Brothers.

Statua di Buddha parzialmente sommersa dalla neve in un parco di Chicago
Questa scultura che rappresenta il Buddha era quasi completamente sommersa dalla neve
La metropolitana di Chicago, in gran parte sopraelevata

La Metro

Ripresa in tanti film, la metropolitana di Chicago e quasi tutta sopraelevata e offre squarci bellissimi

Io infreddolito a Chicago

Freddissimo

Ma ne ero consapevole ed ero attrezzato, così come la città con gli spazzaneve e gli spargi sale sempre in movimento

Chicago d'inverno può significare neve e questo é il lungo lago semi deserto

Il lungo lago

Ci ho passeggiato la mattina di Natale, semi deserto.

La monumentale e classicheggiante scalata all'interno della stazione ferroviaria di Chicago; location di una celebre scena del film gli intoccabili

Location di film

Alla Union Station (stazione dei treni), venne girata la scena della sparatoria del film Gli intoccabili di Brian De Palma con Kevin Costner e Sean Connery

Il dipinto chiamato i nottambuli di Edward Hopper, rappresenta degli avventori di un bar visibili dall'esterno attraverso una vetrata
Ricchissimo ed imperdibile il Museum of contemporary art Qui i nottambuli di Edward Hopper
Lo skyline di Chicago riflessa dalla superficie del Cloud Gate
Io e i grattacieli di Chicago riflessi dal Cloud Gate
I grattacieli del centro di Chicago visti dal lungo lago
Il centro di Chicago visti dal lungo lago una bella passeggiata parte proprio dal Pier che è lì davanti
La scultura del Cloud gate, sembra un gigantesco fagiolo argentato
Il Cloud gate è chiamato bean quindi tradotto fagiolo

Chicago d’inverno, il problema è di sera

Se di giorno, camminando, si riesce a girare anche con le temperature molto sotto lo zero, ma di notte, in effetti Chicago d’inverno diventa ostica. Ma io non desistetti.

Non a caso è anche una delle patrie della musica e quindi per 2 sere sfidai i -20 (si ho scritto bene) e i marciapiedi lastricati di ghiaccio per andare in 2 locali storici di musica live. C’era poca gente ma comunque il livello e l’ambiente erano super.

Musicisti blues nel palco di uno dei locali storici di Chicago
Se non fosse stato per il gelo che aumentava fuori avrei fatto mattina ad ascoltarli
Ingresso dell'edificio che ospita la House of blues di Chicago
Uno dei locali più rinomati per la musica dal vivo

Tappa successiva Natale a New York, il mondo è piccolo anche nei party di NY

Home viaggio Traveling in the USA in the winter

Cimitero innevato a Chicago
Passeggiando a caso mi sono ritrovato qui anche i cimiteri hanno un loro perché diverso se così innevati

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente

Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

Paesi visitati nei miei racconti di viaggio

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale