Pezzi di Sentiero Italia
Il Monte Cucco è lungo il Sentiero Italia che è un percorso composto da un insieme di sentieri (collegati) che attraversa l’arco alpino e poi scende lungo gli Appennini, percorrendo in sostanza la dorsale dell’Italia, e che poi prevede proseguimenti in Puglia; Sicilia e Sardegna.
Sarebbe un sogno farlo tutto, visto che sono quasi 8000 km per 500 tappe; io ne faccio dei pezzetti ogni tanto.
Il salire sul Monte Cucco era in cima ad una delle mie liste da tempo. Quale lista?
Io ho tante liste, raggruppate per tipologia, di viaggi o viaggetti che voglio fare.
Salire sul Monte Cucco era nel mio progetto più specifico di fare più parti possibili del Sentiero Italia, oltre a quello più generico di visitare zone meno note d’Italia.
Non nego che uno dei moti di tanto interesse era perché mi piaceva il nome, e il poter dire che andavo a cuccare.
Per ben due volte dovetti annullare le prenotazioni causa maltempo e anche quella volta venivamo da una serie di week end brutti o comunque non abbastanza belli per dei trekking in solitaria.
Nel maggio 2024 finalmente riuscii ad andare con 3 notti di base a Nocera Umbra e pianificando tre trekking ma anche giri in cittadine che non conoscevo dell’Umbria (la stessa Nocera e Gualdo Tadino) e delle Marche (Sasso Ferrato).
Che c’entrano i vampiri col Monte Cucco?
In realtà il Parco di Monte Cucco, seppur meno rinomato dei vicinissimi Monti Sibillini, ha il suo seguito, anche perché zona importante per chi fa parapendio, arrampicata e speleologia.
Ma tant’è che in occasione del bellissimo trekking del sabato, in 7 ore di camminata incontrai più volpi (una, che correva in uno dei tanti meravigliosi prati attraversati) che non persone o vampiri.
Spesso rifletto su quanti bei posti siano poco frequentati mentre quelli molto alla moda, troppo.
I vampiri si possono considerare persone?
Per la mia avversione all’aglio (che battaglie con mia mamma che me lo avrebbe messo anche nel latte coi biscotti perché fa bene!); e anche per la simpatia verso il conte Dracula protagonista del romanzo di Bram Stoker, ho sempre scherzato sul fatto che, secondo me, in un’altra vita ero stato un vampiro.
Nel secondo trekking della domenica; un po’ perché giorno festivo, un po’ perché giro ad anello e più noto, di gente ne incontrai, anche parecchia.
Incontri e dialoghi salendo sul Monte Cucco, una tappa del sentiero Italia
Questo il dialogo con una signora incrociata mentre io scendevo e lei saliva in un pezzo abbastanza ripido:
io mi fermo e mi sposto di lato così la faccio passare
Grazie signora, gentilissima
No, si figuri, lo faccio solo perché così ho la scusa per fermarmi
Ah, finta gentilezza!
Si, spero di incontrare qualcun altro
Allora se vuole torno su così si riferma per me
Comunque, se qui incrociai molte persone nel senso di umani, di vampiri nulla, era proprio impossibile.
In questi tre giorni perfetti (considerando anche il viaggio attraverso le splendide colline marchigiane e alloggio e vitto, con agriturismi dove ancora si poteva mangiare alla grande spendendo il giusto), fui anche terribilmente fortunato nel vivere uno spettacolo che non mi era mai capitato; boschi interi pieni di aglio selvatico fiorito. Il nome esatto è aglio orsino. Le foto non rendono la magia, ma fu una delle passeggiate che ricorderò di più in vita mia.
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