Visitare un sito Maya: Tikal
Ovviamente un altro degli obiettivi del viaggio era quello di visitare un sito Maya, noi ne vedemmo 2 belli grandi. Nella nostra ignoranza occidentale, molti non sanno distinguere tra le varie civiltà precolombiane, le più importanti furono
- Atzechi (che vissero soprattutto nell’attuale Messico e Guatemala)
- Maya (Messico, Guatemala e Honduras)
- Incas (Ecuador, Perù, Cile e Bolivia)
Tikal è il principale centro Maya del Guatemala; dalla giungla sono stati recuperati molti templi, ma ce ne sono tantissimi altri ancora sommersi dalla vegetazione. Il massimo è salire su di uno e vedere oltre la cima degli alberi altissimi, la punta degli altri templi che paiono emergere da un tappeto verde.
Fa un certo effetto camminare per questi luoghi che per secoli sono stati città brulicanti di vita, persone (fino a 100.000 abitanti) e attività; e poi abbandonati e immersi nella natura, abitati unicamente da animali e piante, prima di diventare attrazioni turistiche.
Tra le cose da vedere a Tikal, immancabile è il tempio del Giaguaro Gigante, alto 48 metri; a me piaceva già tanto solo per il nome, ed è praticamente intatto. Costanti sono i versi delle scimmie urlatrici che abitano la foresta assieme a tanti altri animali. Visitare un sito Maya significa anche essere ben dentro alla natura selvaggia.
Sempre a caccia
In un posto simile (in Cambogia) conobbi una ragazza parigina, tra l’altro bellissima. Se invece sei con un gruppo, credo sia nella natura delle cose il trovarsi un momento di fianco a uno e poco dopo di fianco a qualcun altro, anche casualmente e senza secondi fini.
Ritengo sia altrettanto normale che in un gruppo di persone che devono condividere del tempo assieme possano nascere degli interessi; ma soprattutto perché c’è tutto il tempo per eventualmente approfondire, la questione va presa con serenità, anche perché, se l’interesse venisse ricambiato, la cosa verrebbe fuori. Purtroppo, invece alcune persone non vivono queste situazioni in maniera matura e sono sempre lì appresso alla preda e se, anche accidentalmente, qualcuno, soprattutto un maschio, si avvicina troppo, scatta l’allarme e vanno al contrattacco! In generale trovo la situazione pesantissima, tanto poi che come detto inizialmente, in questo caso non avevo nessuna mira già al secondo giorno.
Sono convinto che il come si vivano certe esperienze, possa dire molto di una persona, e io forse ho le idee fin troppo chiare su come dovrebbe essere una viaggiatrice per andare d’accordo con me tanto da diventare anche la mia compagna di viaggio. Mentre per le questioni più leggere, beh, non c’è bisogno di fare tanta fatica e l’essere troppo pressanti credo sia controproducente. Senza considerare che quando ti ricapita di visitare un sito Maya? io mi concentrerei su quello.
Rio Dulce
Lungo il Rio Dulce, vivemmo altre bellissime esperienze di natura per così dire acquatiche. Oltre alla gita lungo il fiume, pernottammo un una specie di villaggetto (Eco-Lodge) costruito su palafitte che sono in una zona semi acquitrinosa vicino al fiume. Una bestiola che mi piacque tanto furono quei granchi con una sola chela gigante, qui erano di un’arancione molto acceso.
In uno degli appartamentini si dimenticarono di chiudere bene la finestra e ci misero una vita a far sloggiare tutti i vari insetti ed insettoni che si erano accomodati.
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