Il wadi e i pesciolini pedicure

Quelli che chiamo pesciolini pedicure, furono una sorpresa che godetti in quel primo giorno dell’anno nuovo. I wadi sono fiumi, spesso in secca che in alcuni casi hanno il letto scavato nella roccia, tipo piccoli canyon. Ce ne sono diversi, scelsi di fare solo il Bani Khalid perché per l’ultimo giorno non volevo perdermi la visita alla grande moschea a Muscat.

Al mio arrivo c’erano solo due gruppetti uno di Svizzeri e uno di Francesi oltre ai bagnini di salvataggio. I locali farebbero il bagno vestiti, ci sono una serie di cartelli dove gli occidentali vengono invitati a rispettare le loro usanze, ma purtroppo molti se ne fregano ed io fui uno dei pochi che usò una delle tende/spogliatoio con ingresso a pagamento simbolico. L’acqua era deliziosamente calda e venni subito accolto da una moltitudine di pesciolini pedicure che banchettarono coi miei piedoni e mi fecero troppo solletico. Con poche bracciate attraversai un passaggio più stretto e arrivai in un altro punto con la roccia a strapiombo sopra di me; un angolo di paradiso.

Dopo poco arrivò la mandria umana e nel giro di mezz’ora pareva di essere a Ferragosto nella spiaggia di Riccione più che a Capodanno in un fiumiciattolo dell’Oman. Contai almeno 5 gruppi di Italiani, tra questi anche quello con la potenziale donna della mia vita; uno scambio di sorrisi, ma loro erano appena arrivati e io me ne stavo andando. Lungo il percorso che mi portava all’auto realizzai che non avevo mai visto un fiume con tanti pesci, più a valle anche grandi: pareva di essere sulla barriera corallina.

Ammetto le mie colpe

Devo dire che la foto in evidenza coi pesciolini pedicure è stata fatta con l’intelligenza artificiale; purtroppo ho perso molte foto di questo viaggio. Mi scoccia perché preferisco una foto vera mia brutta, ma qualche (pochissima) volta è necessario, comunque lo dichiarerò sempre.

Quella che segue invece pare essere priva di significato, mentre se ci guardate bene è una partita a calcio 17 contro 17, in un campo grande la metà di uno regolare: mi piacciono tanto questi eventi popolari.

Partita di calcio giocata 17 contro 17 in uno spiazzo polveroso vicino al lungomare di Sur
Tutta una mischia e un polverone

L’ arrivo a Sur

Il paesaggio verso Sur è spettacolare con il deserto di sabbia da un lato e le montagne dall’altro. Arrivai per pranzo dove mi feci un kebab con succo di limone e menta, ottimo. Chiacchierai con una coppia di Novara, che mi dissero che non avrebbero fatto quello che io ritenevo sarebbe stato il top del viaggio e che avevo tenuto proprio per il finale. A loro avevano detto che non valeva la pena fare l’escursione per vedere le tartarughe verdi giganti, ma fortunatamente non mi convinsero.

Appena entrato in hotel, un addetto alla reception ben diverso da quello di Dubai, senza che io aprissi bocca, in italiano mi disse: Ciao Fabio, come stai?

In realtà era l’unica frase che conosceva; ovviamente ero l’unico singolo in arrivo e l’hotel è pieno di Italiani (ma và). Tra questi c’era anche il gruppo che avevo già visto due volte con la potenziale donna della mia vita. Prenotai il trasporto per andare a vedere le tartarughe; non essendo il periodo migliore non potevano garantire l’avvistamento; replicai che ci sarebbero state perché io sono fortunato.

Andai a fare un giretto per la città, di cui mi aspettavo di più e anche questa avrebbe margini; ma è interessante passeggiare anche per la parte meno centrale dove in effetti c’è ancora povertà e trascuratezza. Sul lungomare incontrai il solito gruppo con la potenziale donna della mia vita (terza volta): sorrisi e saluti veloci, ero convinto che sarebbero anche loro a vedere le tartarughe, e allora avrei avuto modo di approfondire la conoscenza.

Tappa precedente Deserto in Oman, campo tendato e moriremo Italiani

Tappa successiva La spiaggia delle tartarughe giganti, il top dell’Oman

Mancanza di foto

Come detto sotto, per questioni che non vi sto a spiegare, di questa parte del viaggio non ho foto; così chiudo il racconto con un video fatto in occasione della tappa precedente a Dubai. Il Burj Khalifa ad oggi è il grattacielo più alto del mondo, illuminato a dir poco spettacolarmente.

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente

Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

Paesi visitati nei miei racconti di viaggio

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale