Un tour nelle Dolomiti d’estate

Nel 2021 decisi di tornare sulle Dolomiti d’estate come da piccolo in famiglia, ma questa volta da solo e con un viaggio itinerante. Anche perché la pandemia non era ancora risolta, quindi era possibile ma rischioso prenotare degli aerei.

Questo fu il mio itinerario su google , che fu cambiato rispetto all’originale causa maltempo.

Le tappe principali quindi furono

  • Belluno
  • Diga del Vajont
  • Cortina
  • Lago di Misurina
  • Canazei
  • Bolzano
  • Trento
  • Madonna di Campiglio
  • Lago di Molveno
Le 3 cine di Lavaredo, con 2 cime parzialmente coperte da nuvole in maniera curiosa
Il giro attorno alle 3 cime di Lavaredo è imperdibile

I trekking nelle Dolomiti

Ovviamente l’attività più bella da fare nelle Dolomiti d’estate è il camminare per i sentieri tra i boschi e prati. I sentieri sono segnalati ottimamente. L’idea iniziale era di stare in un posto per 2/3 giorni come base per fare trekking, e dormire in tenda. Tra un campeggio e l’altro avrei fatto anche la visita delle città capoluogo di Provincia. In particolare le basi per i trekking furono 3 delle località più rinomate delle Alpi, anche per avere più scelta sia a livello di campeggi che di supermercati per il picnic a pranzo e ristoranti per la sera.

A me piace sempre dormire in campeggio, nelle alpi è ancora più bello, peccato che tanto per cambiare beccai pioggia forte.

L’itinerario

Da Cortina camminai attraverso sentieri bellissimi per le Tofane e le 3 cime di Lavaredo con un pranzo memorabile in una baita lungo il percorso che ci gira attorno. Delle tante emozioni di quelle passeggiate non posso dimenticare l’avvistamento delle marmotte. Evidentemente quando ci andavo da bambino coi miei fratelli facevamo troppo baccano per poterle avvistare. Sono troppo buffe quando si alzano in piedi per avvisare del pericolo le loro compari.

Da Canazei feci escursioni altrettanto belle alle Torri del Vajolet e sulla Marmolada. Una sera mi trovai un tavolo in un ristorante con vista televisione; c’era la finale degli Europei di calcio che l’Italia vinse contro l’Inghilterra. Accanto a me c’era una famiglia tedesca disinteressata, lo vidi come una rivincita di quando nel 2002 in Germania vidi la sconfitta contro la Corea del Sud assieme a decine di tedeschi e una coreana tutti alleati contro di noi, ovviamente.

Veduta della valle dal rifugio Grostè, con gli impianti di risalita in evidenza ma chiusi, i paesaggi delle Dolomiti d’estate sono luminosi
Veduta dal rifugio Grostè

A Madonna di Campiglio mi fece un certo effetto tornare sul Grostè come anni prima con gli amici. Pranzai nello stesso rifugio e raccontai del fatto delle chiavi ad una simpatica cameriera di Riccione.

2 simpatici cani del rifugio Grostè (tappa di un trekking) che fanno amicizia con gli ospiti nel prato davanti al rifugio
Cani del rifugio Grostè simpatici cordiali o solo golosi e scrocconi

Conosco la Svizzera

Questa volta ci arrivai a piedi e dormii per la prima volta in un rifugio. Avevo immaginato tavolate promiscue e camerate; invece c’era poca gente.

Chiacchierai a lungo con una ragazza Svizzera che stava facendo un giro di tutte ferrate in solitaria. Facemmo l’aperitivo assieme nel prato davanti al rifugio e poi cenammo assieme. Era molto interessante e carina, ma andammo a letto presto, ognuno in camera sua.

Ogni tanto mi sento un po’ avventuriero nel girare da solo ma c’è gente che lo fa ma arrampicandosi con le corde su per pareti verticali di montagne, al confronto sono un pivello.

 Il tornare a valle il mattino presto, il trekking con la montagna tutta per me fu una meraviglia.

Sfruttando gli spostamenti mi vidi anche altri luoghi bellissimi come il lago di Misurina, di Molveno e di Tovel ma passai anche dal santuario di San Romedio.

Un’attività fattibile nelle Dolomiti d’estate e non in gran parte dell’anno per la neve, sono i grandi passi alpini. Anche se non sono un tifoso di ciclismo, feci in modo di passare dal passo Pordoi e Sella, luoghi mitologici dello sport a due ruote e dove sono entrati nella leggenda Fausto Coppi e il mio conterraneo Marco Pantani.  Sono dei passi notevoli da fare in auto, figurarsi in bicicletta.

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Le montagne si riflettono sullo specchio del lago di Tovel circondato dal bosco
Il lago di Tovel è stato una delle tappe di passaggio che ho apprezzato maggiormente nonostante la calca

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente

Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

Paesi visitati nei miei racconti di viaggio

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale