Molti vanno a visitare Dubai anche solo per vedere il grattacielo più alto del mondo. Ci arrivai con un comodissimo autobus da Abu Dhabi. Il capolinea era nella non moderna zona di Bur Dubai, con una carina ricostruzione di edifici antichi di Al Fahidi).

Alloggio spartano

Lì vicino c’era il palazzo dove avevo prenotato un posto letto, questa volta in un dormitorio. Quello che per l’ennesima, ma forse davvero ultima volta, catalogai come primo nella lista dei super alloggi spartani.

Anche qui non c’erano cartelli o insegne, però avendo l’indirizzo completo, identificai sia il palazzo che il piano e l’appartamento. La porta era socchiusa, entrai direttamente nel dormitorio. C’erano solo affollati letti a castello ancora per metà pieni nonostante fossero le 10:00: nessun armadio o sedia dove appoggiarsi. Erano letti di lavoratori, alcuni magari provvisori, probabilmente ero l’unico turista.

Un ragazzetto mi vide spaesato e chiese se avessi bisogno, gli risposi che avevo una prenotazione per la notte e lui mi indicò il tipo che dormiva nel primo letto all’ingresso: devi chiedere a lui, ma dorme.

La reception

Quel letto era la reception. Il ragazzo tentò di dare uno scossone al dormiente, ma rinunciando subito disse che mi avrebbe accompagnato lui.

Mi portò al piano superiore, dove dietro ad un’altra porta socchiusa c’era un altro dormitorio; indicò solo il letto. Mi bastò un’occhiata per decidere di non voler sapere nemmeno dove fosse la doccia perché pur avendone viste di tutti i colori nella mia vita di viaggiatore squattrinato, decisi che lì non mi sarei lavato. Mi chiese i soldi in contanti; gli diedi l’unica banconota appena ritirata dal bancomat, ma siccome non aveva il resto, disse di aspettare lì.

Nel frattempo, sistemai un po’ le mie cose e mi organizzai perché tornando di notte potessi trovare facilmente tutto e per poi ripartire il mattino dopo di buona lena senza lasciare nulla in quell’immondezzaio. Mi collegai anche al wi-fi per dare un cenno di vita a chi mi conosce, tra cui a uno dei miei fratelli a cui dichiarai solennemente e per l’ennesima volta: questa è l’ultima in un dormitorio.

Dopo una quarantina di minuti però il mio resto non si era ancora appalesato. Temevo che andandolo a cercare avrei potuto non trovarlo e mi pareva fuori luogo svegliare qualcuno dei miei compagni di stanza per dire che se fossero arrivati dei soldi, sarebbero stati miei. Mi decisi e tornai alla reception.

La situazione era immutata, col ragazzino nel letto che pastrocchiava con un portatile e mi guardava interrogativo.

i miei soldi?

Ah, ce li ha lui, ma dorme

Non posso restare qui tutto il giorno ad aspettare lui che si svegli

Si alzò per scuoterlo; dopo una serie di mugugni, il dormiente gli diede i soldi che mi vennero girati.

Finalmente potevo andare a visitare Dubai!

Il Suq dell’oro inizia in realtà molto prima, infatti già dall’uscita della metro è tutto un susseguirsi di gioiellerie luccicanti e mi chiedo come possa esserci tanta gente che spende soldi così.

Lo passai veloce perché se ti fermi, soprattutto dentro al mercato vero e proprio, ti assalgono. Lo attraversai tutto schivando comitive di italiani ma anche un gruppo di Andorra. Avrei voluto intromettermi e dire che c’ero stato nel mio ultimo viaggio, ma avrei rischiato un lungo stop, e invece volevo andare nella parte moderna, quella con centinaia di grattacieli e che caratterizza maggiormente la città.

Scelsi il Dubai Frame, la cornice, come posto dove investire tempo e soldi per entrare e vedere il panorama dall’alto. Dopo una lunga fila per raggiungere la cassa, vidi un po’ nascosto il cartello che dice che una volta pagato il biglietto ci sono altre due ore per salire; ovviamente salutai tutti.

Il Dubai Frame è un edificio davvero originale, con la forma di una cornice e quindi un grande spazio vuoto all'interno
Io incorniciato nel Dubai Frame

La metro è fondamentale per visitare Dubai, infatti corre litoranea ed è scoperta, quindi di colpi d’occhio ce ne solo molti. Raggiunsi la famosa isola a forma di foglia di palma; anche lì però ci sono file e il pagamento di supplemento per il trenino che l’attraversa. Decisi di inoltrarmi a piedi, ma mi resi conto di aver avuto una pessima idea, soprattutto perché se non la vedi dall’alto non è altro che un susseguirsi di condomini; saranno di lusso, ma sempre condomini sono. Mi chiedo anche come possa esserci tanta gente che vive lì. Feci merenda nel centro commerciale dove c’è la celebre pista da sci.

Entro nei palazzoni

Poi mi spostai nel centro commerciale più grande del mondo (Mall of the Emirates), giusto per dire che ci ho fatto la cacca e dove tra una boutique e l’altra, incrociai un mucchio di russe con la bocca rifatta e mi chiedo come possa esserci tanta gente ricca tutta lì. Ovviamente non mi perdetti la pista da sci interna, anche se solo da dietro una vetrata causa il poco tempo e i prezzi folli.

Seppur pacchiano, il top fu lo spettacolo delle fontane danzanti (con Andrea Boccelli in sottofondo) proprio sotto al Burj Khalifa il grattacielo più alto del mondo (in evidenza). S’era fatto tardi per andare al Madinat Jumeirah; la riproposizione di un villaggio arabo con canali d’acqua; col senno di poi avrei studiato meglio e mi sarei organizzato diversamente. Il mio visitare Dubai si concluse cenando mentre camminavo con il secondo pasto improponibile del viaggio: cheese cake giapponese e cioccolatini.

No, non sono un usurpatore di letti altrui

Arrivato nel tugurio, con le luci già spente ma un discreto via vai (che durò a lungo), e l’ addetto alla reception questa volta sveglio e vispo, mi chiese chi fossi io.

Devo dormire qui stanotte

Ma chi sei? Quando sei arrivato?

Stamattina, tu dormivi

Dopo avermi scrutato perplesso: fammi vedere il tuo letto

Ah si, scusa scusa, ciao

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All'interno del centro commerciale più grande del mondo, c'è un' intera pista da sci, con tanto di impianti di risalita e percorsi per gli slittini
Qui si vede la pista di sci e anche il percorso per gli slittini presenti dentro al centro commerciale Mall of the Emirates

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale