Il capitolo su cosa fare a Budapest sarebbe ricco. Io iniziai con quello che non si dovrebbe fare mai, soprattutto se si è da soli e in un week end.
Dell’ex Impero austro ungarico avevo visto parecchio, soprattutto Vienna dove sono stato diverse volte e Praga. Mentre mi mancava completamente l’Ungheria. Mi ispirava molto, nonostante, dei tanti resoconti ricevuti, quello che più avevo in testa era quello dei miei genitori, entusiasti di aver trovato un eccellente ristorante italiano dove facevano un’amatriciana perfetta.
Ci andai in solitaria a fine agosto 2022.
Progettai di vederla bene in un week end lungo. Comprendendoci anche qualcosa di particolare come il museo dei flipper e una mezza giornata alle terme.
Arrivo cotto come un salame
L’opzione migliore per usare meno ferie possibile era di partire al mattino prestissimo da Bergamo, dove arrivai la sera prima. Avevo sperato di riuscire a dormire in aeroporto, che di notte scoprii piuttosto rumoroso, a differenza di altri dove è possibile riposare.
Quando atterrai ero come imbambolato e decisamente poco lucido, e l’entusiasmo per la scoperta della città non era sufficiente per destarmi quanto bastava.
Come un pivellino qualsiasi, nel giro di 10 minuti riuscii a farmi bloccare sia il bancomat che la carta di credito.
Ero consapevole che quasi non mi sarebbe servito il contante e per mangiare qualche Kurtoskalacs (dolce tipico di cui vado matto che si trova facilmente anche a Praga, nato in Transilvania), In un chiosco avrei potuto anche cambiare solo 20 euro. Ma mi diressi al primo sportello bancomat dove sbagliando per 3 volte di fila il codice, la tessera mi venne bloccata. Fortunatamente la banca aveva appena aperto. Mi coprii di ridicolo cercando di spiegarmi col mio inglese assonnato e ancora più inefficace del solito.
Uscito da lì mi fermai subito ad un altro sportello, fortunatamente non di quelli inseriti nei muri di una banca ma isolato. Dopo tre tentativi mi bloccò la carta di credito ma almeno me la risputò indietro.
A mio non sufficiente discapito, devo dire che avevo da poco cambiato entrambe le carte e avendoli dovuti imparare assieme, mi veniva da confondere i 2 codici.
Dopo il pericolo scampato, vedo tutto in programma su cosa fare a Budapest
Avendo ancora la carta in mano ed essendo per fortuna ancora venerdì, potei chiamare la mia banca in Italia; dopo qualche telefonata me la sbloccarono. Avevo solo prenotato il bnb (ancora non pagato), ero con pochi euro. Quindi avevo rischiato seriamente di trovarmi senza un soldo per 3 giorni. L’adrenalina per lo scampato pericolo mi destò quanto bastava per cambiare i famosi 20 euro; dirigermi al bnb, pagare la camera e farmi un bel sonnellino.
Mi rigenerai dopo aver mangiato il primo Làngos (buonissimi e frittissimi). Poi trascorsi il resto del giretto senza emozioni se non quelle legate alla bellissima città, che mi ha confermato le aspettative.
Andai a vedere tutto quanto avevo programmato. Il top è la passeggiata sul lungo fiume, col parlamento (nella foto in evidenza) e i ponti sul Danubio. Purtroppo il ponte delle catene era in ristrutturazione e non ho potuto ammirarlo al meglio.
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